Letteralmente tradotto significa meglio abbondare che scarseggiare. Questo detto latino descrive perfettamente il concetto della presenza / assenza dell’abbondanza in un documento per la stampa. Prendiamo un esempio pratico, quasi a tutti, almeno una volta, è capitato incorniciare una foto - se la foto è più grande del riquadro interno della nostra cornice cerchiamo la matita e il righello, prendiamo misura e via alle forbici; qualora la dimensione della cornice supera la nostra foto ci dobbiamo munire di un foglio di carta, che applicato dietro la foto permetterà di compensare quei pochi o tanti millimetri che non ci sono. La stessa cosa accade ai file di stampa privi di abbondanza, il documento stampato, nel miglior caso, presenta righe bianche lungo i bordi dovute ai piccoli spostamenti dei fogli cara durante la fase del taglio.
Esiste anche una percezione errata dei ‘poteri tipografici’ nell’immaginario comune. Capita spesso, che un file non rispetti i parametri tecnici minimi del relativo prodotto, e il tipografo è costretto a contattare il cliente per chiedere di apportare le necessarie modifiche, affrontando, nella maggior parte dei casi, la domanda ‘ma non lo potete fare voi?’.
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